La Nations League non ha più senso?

Nata per equilibrare il Ranking Europeo, La Nations League rischia di ottenere ormai l'effetto contrario, complicando il calendario Internazionale

Vlad Rotaru

12/27/20242 min leggere

La Nations League nata per riequilibrare il Ranking Europeo per le nazionali e permettere di avere dei sorteggi più equilibrati per le qualificazioni ai mondiali ed agli Europei sta diventando un problema. Il principio della competizione era anche giusto: Permettere a nazionali dello stesso livello di affrontarsi e dare più diversificazione e dinamismo alle urne dei sorteggi delle varie competizioni, poiché nelle qualificazioni o nei tornei finali era difficile per le squadre di stesso livello affrontarsi e quindi progredire di ranking, a meno che la fortuna non volesse che la migliore delle squadre in terza fascia affrontasse la peggiore delle squadre in seconda e così via per ogni fascia.

Con la Nations League abbiamo però una competizione in più, quindi più partite internazionali, la dove ci sono già una competizione continentale ed una intercontinentale praticamente ogni due anni (senza contare la coppa d'Africa che si gioca ogni due anni). Non solo per ora è una competizione che non sta ricevendo molto interesse da parte dei tifosi, ma proprio nell'anno in cui: Champions League, Europa League e Coppa del mondo per club hanno aumentato il loro numero di partite (anche se l'ultima è diventata quadriennale), la stessa Nations League ha aumentato il numero di partite inserendo gli spareggi per ogni fascia da far disputare in concomitanza con le partite delle finali della competizione.

Il Rischio : Essendo una competizione per squadre nazionali, obbliga i club a vedere i proprio giocatori interrompere un ciclo di partite già molto intenso con la propria squadra, per viaggiare ogni 3 giorni con dei compagni, degli allenamenti e delle tattiche diverse. Non a caso nelle ultime 3 pause nazionali sono aumentati i numeri di infortuni, ma anche i giocatori che insieme ai club hanno preferito non rischiare la convocazione. Questo può portare ad un aumento di giocatori importanti per i club, ma anche per le nazionali, che rinunciano alla convocazione per salvaguardare la propria forma fisica, falsando quindi la competizione, portando a sballare totalmente il ranking. Più partite vuol dire più casualità e più casualità vuol dire che ci sarà sicuramente meno merito e dunque tutto il senso della competizione. C'è anche da dire che il numero di squadre che possono ora accedere ai tornei finali per Nazionali sono aumentati e forse il nuovo formato della Champions League, potrebbe essere un esempio per cambiare le regole di qualificazione, rendendo il numero di partite per tutti uguale ed eliminando una competizione che ormai porta più problemi che soluzioni.